Canti e danze nelle feste religiose aquilane tra Medioevo e Rinascimento.

“Devote passioni”promuove la riscoperta –in prima esecuzione moderna – di repertori vocali e strumentali in uso nelle feste religiose aquilane tra Medioevo e Rinascimento.

Le tradizioni spirituali della Città de L’Aquila, inaugurate in modo emblematico e singolare con l’istituzione del Perdono di Celestino V (1294), trovano un preciso indirizzo musicale proprio nel testo della Bolla indulgenziale, dove si invita la comunità dei fedeli a intonare inni e cantici: specialmente di questi ultimi, le fonti locali tramandano non meno di duecento testi, talvolta recuperati con le melodie che li rivestivano, spesso basate su canzoni a ballo di grande successo popolare, che in occasione del Perdono si tendeva anzi a danzare. La speciale prescrizione celestiniana, fatta propria dalle confraternite aquilane, conobbe una nuova fioritura attraverso la predicazione dei francescani osservanti, che dal pulpito o in occasione dei loro spettacoli edificanti furono soliti cantare e far “cantare laude”.

5/7 musicisti