Alle origini della “Prima messa italiana completa” di fine Trecento.
Opere di Ser Gherardello, Magister Bartolo, Magister Lorenzo e Paolo Tenorista

Il progetto, ideato da Francesco Zimei (Musicologo e membro dell’Istituto Abruzzese di Storia Musicale), contempla l’esecuzione completa – per la prima volta in tempi moderni – di una liturgia medievale natalizia, cantata a Firenze negli anni Ottanta-Novanta del Trecento, con l’uso di tecniche vocali dell’epoca e strumenti che rispettano l’estetica sonora del periodo.
L’Ordinarium missae, interamente polifonico e di rarissima esecuzione, è opera di alcuni tra i maggiori esponenti dell’ars nova italiana come Gherardello, Bartolo, Lorenzo e Paolo, tutti nati e attivi a Firenze. Paolo, noto anche come tenorista e a lungo Abate di San Martino al Pino, fu il probabile responsabile dell’assemblaggio – tramandato in buona parte dal ms. Paris, Bibliothèque Nationale, It. 568 – avvenuto per le proprie esigenze liurgiche.I brani polifonici, prevalentemente a due voci, rispecchiano il carattere ‘retrospettivo’ della cultura fiorentina del tempo e furono appositamente prescelti da Paolo dal repertorio in uso in città alla metà del XIV secolo, con fulcro nella nuovissima cattedrale di Santa Maria del Fiore. Spostate in avanti di circa quarant’anni, queste composizioni – secondo l’uso del tempo e dello stesso Abate compositore – sono state appositamente arricchite di un contratenor strumentale, e affidate a due organi portativi, viola e liuto, per il raddoppio delle voci.
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